La Chirurgia Estetica o “chirurgia dell'apparenza” trae le proprie origini dalla Chirurgia Plastica utilizzandone le medesime procedure operative; ha come obiettivo la trasformazione di un aspetto “sgraziato” in uno “armonioso”. È un atto medico come tale deve essere eseguito da professionisti specialisti e nelle medesime condizioni di sicurezza di qualsiasi altro intervento chirurgico.
CONSIGLI UTILI PER CHI SI SOTTOPONE AD UN INTERVENTO DI CHIRURGIA PLASTICA-ESTETICA
- Non pianificare l'intervento precipitosamente o poco prima di intraprendere un viaggio
- Cercare di arrivare al giorno dell'intervento distesi e riposati.
- Prevedere un periodo di riposo dopo l'intervento.
- Diminuire considerevolmente il consumo di tabacco almeno un mese prima dell'intervento e per circa 20 giorni dopo: l'esito cicatriziale sarà più soddisfacente.
- Non assumere antiaggreganti piastrinici e/o anticoagulanti (aspirina, antivitamina K, etc…) per almeno 10 giorni prima dell'intervento, senza prima consultare il chirurgo.
- Effettuare una doccia + shampoo con un sapone disinfettante la mattina dell'intervento; se necessario, praticare una rasatura delle zone operatorie il giorno precedente.
- Non dimenticare di portare con se gli esami medici prescritti il giorno dell'intervento.
- Al momento dell'intervento si deve essere a digiuno da non meno di 6 ore (né cibo, né bibite, né tabacco).
- Niente trucco o smalto per unghie.
- Dopo l'intervento sorvegliare la temperatura corporea durante i primi giorni; una volta rimossa la medicazione, fare una doccia tutti i giorni, ma evitare il bagno o la piscina: attendere prima che la cicatrizzazione sia completata.
- Evitare di praticare sforzi o movimenti bruschi per il primo mese.
- Indossare, se consigliato, l'indumento di contenimento prescritto.
È consigliato prendersi un periodo di riposo sufficiente prima di riprendere l'attività professionale.
LA VISITA MEDICA
La visita medica è una tappa importante che consente di addivenire alle conclusioni che più si adattano al caso. Il chirurgo prende nota della storia clinica del paziente sia sul piano medico che chirurgico, nonché della presenza eventuale di allergie. Il paziente espone in modo dettagliato le motivazioni che lo spingono a richiedere un consulto. Egli esprime ciò che gli arreca disturbo, il carattere recente o antico del suo problema, ciò che si aspetta da un determinato intervento, quello di cui è informato, nonché i dubbi e le perplessità che nutre. L'esame del chirurgo plastico tiene conto di tutti gli elementi: grado di motivazione, motivazioni evocate, ansie, età, stato dei tessuti, importanza del danno, trattamenti effettuati in precedenza…Da ciò egli conferma, oppure no, l'utilità dell'intervento, precisandone tutte le modalità: esami pre-operatori, tipologia di anestesia, tecnica scelta, svolgimento e durata dell'intervento, durata del ricovero, durata e tipologia di cure previste nel post-operatorio. Vengono descritte le cicatrici e la loro evoluzione, sono menzionate le raccomandazioni post-operatorie, il risultato su cui contare, ma anche i rischi inerenti ciascun atto chirurgico e in particolare quelli dell'intervento in questione. Un secondo consulto è raccomandato al fine di chiarire taluni punti o apportare delle precisazioni. In ogni caso una fase di riflessione è necessaria.
La visita medica serve ad informare il paziente, rispondere ai suoi quesiti. L'incontro informativo deve consentirgli di porre tutte le sue domande. Costui è in condizione di farsi una chiara idea del decorso post-operatorio abituale, nonché dei possibili rischi legati al gesto previsto.
Informazione e consenso informato
L'informazione è un dovere. Essa deve essere adattata alla domanda, completa, espressa in termini chiari e comprensibili. Tale informazione deve consentire al paziente di comprendere le differenti soluzioni di trattamento, i benefici che egli può ottenere in termini di risultato estetico o funzionale ed i rischi eventuali derivanti da tali procedure operative. Scegliendo un Chirurgo Plastico competente, formato a questo tipo di interventi, il paziente limita i rischi al massimo, senza tuttavia eliminarli completamente, poiché il rischio “zero” non esiste ! Fortunatamente le complicanze appaiono statisticamente scarse e l'immensa maggiorità degli interventi viene svolta senza alcun tipo di problema. Una copia della documentazione informativa inerente l'intervento da eseguire, nonché del consenso informato è rilasciata al paziente durante il consulto.
Visita anestesiologica
Il chirurgo deve scegliere con l'anestesista la tipologia d'anestesia che più si adatta al caso del proprio paziente. A seconda del paziente e dell'indicazione si possono considerare differenti tipi di anestesia:
L'ANESTESIA LOCALE:
è realizzata per gli interventi brevi e localizzati (chirurgia dermatologica, palpebre, etc..). il paziente può rientrare al proprio domicilio poco tempo dopo l'operazione.
L'ANESTESIA LOCALE APPROFONDITA O NEUROLEPTOANALGESIA:
si colloca tra l'anestesia locale e generale. Al paziente viene somministrato un tranquillante allo scopo di attenuare l'ansia che precede l'atto chirurgico. L'anestesista applica una perfusione, generalmente al braccio. Uno stato di sonno controllato viene progressivamente indotto. A tal punto si procede con l'anestesia locale. Il paziente ridiviene cosciente ad intervento ultimato e si riposa successivamente per qualche ora.
L'ANESTESIA GENERALE:
il paziente è totalmente addormentato. Tale anestesia viene riservata a taluni interventi (riduzione mammaria, addominoplastica, etc..) o ad alcuni pazienti che ne fanno espressa richiesta. Fatta eccezione per l'anestesia locale, l'anestesista deve essere consultato non meno di 48 ore prima dell'intervento, al fine di realizzare un quadro clinico completo pre-operatorio.
Nei casi di un'anestesia generale o di una anestesia locale approfondita, è necessario essere a digiuno, ovvero né mangiare, né bere, né fumare per almeno 6 ore prima dell'operazione. Non devono essere assunti farmaci contenenti aspirina nei 10 giorni che precedono l'operazione. È possibile che l'anestesista prescriva delle calze elastiche anti-trombosi (prevenzione delle flebiti) che è necessario indossare prima dell'intervento e fino alla dimissione del paziente. Una considerevole diminuzione del consumo di tabacco almeno un mese prima dell'intervento e per circa 20 giorni dopo è indispensabile: l'esito cicatriziale sarà più soddisfacente. Durante la visita anestesiologica l'anestesista espone dettagliatamente tutti gli elementi che riguardano tale procedura medica.
Decorso post-operatorio
In tutti i casi l’intervento chirurgico deve essere realizzato in un sala operatoria autorizzata dal Sindaco, dalla Regione Assessorato alla Sanità – Servizio Assistenza Sanitaria e dalla Asl competenti, ovvero in strutture sanitarie a norma di Legge e che soddisfino tutti i requisiti impiantistici e strutturali richiesti in merito alla sicurezza ed alla qualità necessari allo svolgimento di attività chirurgiche.
Una volta terminato l’intervento e raggiunto il proprio domicilio, hanno luogo controlli regolari con l’obiettivo di informare il paziente del decorso post-operatorio, apportare le cure e le medicazioni necessarie e fornirgli consigli utili al fine di far trascorrere tale periodo nelle migliori condizioni.