Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è l’intervento di chirurgia estetica finalizzato all’aumento del seno.

Che cos’è la mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica tra i più realizzati in tutto il mondo e consiste all’aumento del seno.

Mediante l”inserimento di protesi mammarie, nella parte inferiore o superiore del muscolo pettorale, si avrà un aumento volumetrico della zona trattata senza però stravolgerne la fisicità.

Molti si chiedono se è possibile ottenere un seno rifatto naturale. La risposta è sì, a condizione che vengano rispettate le proporzioni del corpo e non si esageri con il volume delle protesi.

Il risultato ottenuto conferirà armonia alla struttura fisica restituendo volume e femminilità ad una delle parti più sensibili per una donna.

 

In cosa consiste l’intervento di mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è praticata in regime di day-hospytal, l’intervento è solitamente eseguito in anestesia totale, ma può anche verificarsi in anestesia locale con sedazione.
Successivamente si pratica un’incisione, emi-areolare o sotto-mammaria, di circa 5cm attraverso cui si creerà una tasca mediante il sollevamento dei tessuti esterni all’interno della quale verranno posizionate le protesi.

Dopo aver posizionato le protesi si procede con la sutura dei tessuti con fili di sutura riassorbibili, in questo modo non sarà necessario recarsi dal chirurgo per rimuoverli ma basterà attendere che questi seguano il naturale processo di disgregazione entro il ventesimo giorno.

Le incisioni solitamente vengono eseguite attraverso:

  • L’accesso emi-areolare: l’incisione è praticata tra l’areola e la cute così da renderle meno visibili. Tuttavia in caso di protesi molto grandi o areole piccole, è preferibile un altro tipo di incisione.
  • In corrispondenza della piega sotto-mammaria: questo tipo di incisione si adatta ad ogni forma e volume di protesi senza compromettere la mammella, inoltre la cicatrice rimarrà nascosta perchè posizionata sotto la mammella stessa.

Per definire il tipo di incisione e dove posizionare l’impianto, concorrono fattori come: la dimensione della protesi, le caratteristiche anatomiche, della pelle e del tessuto mammario. Dopo aver valutato attentamente questi fattori si procederà con l’innesto che potrà essere:

  • Retroghiangolare: la protesi viene posizionata sopra al muscolo pettorale e sotto la ghiandola. L’intervento risulta più agevole, ma il risultato potrebbe essere “innaturale” in quanto la protesi appare visibile e l’esame mammografico più difficile.
  • Retromuscolare: la protesi viene impiantata dietro il muscolo pettorale, ciò permette un risultato più naturale e un rischio minore di contrattura muscolare. Tuttavia questo tipo di innesto comporta una maggiore durata dell’intervento, del post-operatorio e il rischio di uno spostamento verso l’alto della protesi.
  • Dual Plane: la protesi viene impiantata solo nella parte superiore del muscolo pettorale, mentre la parte inferiore è lasciata sotto la ghiandola mammaria per evitare lo spostamento verso l’alto ed ottenere un seno più naturale possibile.

È bene ricordare che non esiste la sede migliore per impiantare le protesi, solo un’attenta previsione fatta sull’anatomia della paziente contribuisce a definire la soluzione migliore ai fini del risultato finale ottimale.

Arrivati alla parte conclusiva dell’intervento, si procederà con la medicazione e il bendaggio del seno con apposite fasce elastiche e compressive per favorire il riassorbimento dei tessuti interni e per prevenire eventuali edemi.

Quando fare l’intervento di mastoplastica additiva?

Questo tipo di intervento è consigliato nel caso di:

  • Ipoplasia mammaria, comunemente definita “mancanza di seno”. In termini medici si intende la parziale o completa assenza di mammelle.
  • Perdita di tonicità o volume dovuta a gravidanze e allattamenti.
  • Svuotamento della mammella in seguito a dimagrimenti eccessivi.
  • Asimmetria mammaria.

Nel caso di un paziente al di sotto della maggiore età, la legge vieta questo tipo di operazione a meno che i motivi siano ricostruttivi anzichè estetici. Normalmente è consigliabile aspettare il completo sviluppo ormonale e fisico che si verifica attorno al compimento dei 20 anni in modo da non compromettere i risultati a lungo termine.

Se si ha in programma un dimagrimento significativo nei mesi successivi all’operazione è bene aspettare il raggiungimento del peso ideale, questo perchè il seno è composto da 70% di grasso e una perdita di peso eccessiva modificherebbe il tessuto che ricopre la protesi lasciandola intravedere.

Quanto dura l’intervento?

L’intervento ha una durata di 60 – 90 minuti circa.

Cosa non fare dopo l’intervento di mastoplastica additiva?

Il percorso post-operatorio della mastoplastica prevede che nelle 48 ore successive all’intervento bisognerà rimanere a completo riposo. A partire dal terzo giorno è possibile riprendere la propria routine, evitando comunque movimenti e attività eccessivamente faticose.

Durante i primi giorni potrebbero presentarsi gonfiori e/o edemi, ma sono strettamente legati alla singola persona per cui non è possibile prevenirli. Il seno, invece, risulterà più alto del normale ma nelle settimane successive tenderà ad abbassarsi progressivamente.

Sarà comunque il chirurgo, a termine dell’operazione, a consegnare la terapia farmacologica da seguire e a consigliare come comportarsi ai fini di una corretta guarigione.

Quanto costa l’intervento di mastoplastica additiva?

L’aumento del seno è un intervento molto frequente che richiede una grande esperienza da parte del chirurgo estetico.

Il costo dello stesso può variare in base a diversi fattori che vengono valutati in fase di colloquio conoscitivo.

Per saperne di più non esitare a contattare lo studio del Dottor Carmine Andrea Nunziata.

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Il Dottor Andrea Nunziata sarà lieto di accoglierti nel suo studio per rispondere a tutti i tuoi dubbi e approfondire qualunque richiesta tu abbia in merito ad un possibile intervento di chirurgia estetica.






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