Oncoplastica

L’oncoplastica consiste nell’utilizzare tecniche di chirurgia plastica non solo per fini estetici, ma anche per rendere simmetrici e ristabilire le funzionalità della mammella dopo aver contratto il tumore al seno.

Cos’è la chirurgia oncoplastica?

La chirurgia oncoplastica è parte integrante del trattamento contro il cancro al seno e consiste nell’utilizzare la chirurgia plastica non solo per fini estetici ma anche per migliorare la simmetria e le funzionalità della mammella.

La strategia chirurgica viene stabilita sulla base di una precisa analisi diagnostica preoperatoria in cui si evidenziano le dimensioni e la forma della mammella, ma anche la zona in cui si è formata la neoplasia.

Le tecniche d’intervento adoperate vanno dal semplice rimodellamento a tecniche più elaborate di plastica mammaria (PM) e di simmetrizzazione della mammella.

In cosa consiste l’oncoplastica?

Gli interventi oncoplastici si dividono in due tipologie e sono:

  • Di primo livello: si effettua quando viene asportato <20% della ghiandola mammaria e richiede tecniche di rimodellamento ghiandolare interno e ricentralizzazione del complesso areola capezzolo.
  • Di secondo livello: riguarda le resezioni ghiandolari che interessano il 40% del volume complessivo.

Grazie a questa tipologia di intervento si avrà un risultato estetico migliore, margini di resezione più ampi con minore incidenza di recidive, minor numero di interventi ed evita il ricorso ad interventi demolitivi. 

 

Quando ricorrere all’oncoplastica?

La chirurgia oncoplastica è indicata in caso di:

  • Dislivello tra il volume del tumore ed il volume della mammella.
  • Asportazione del volume mammario superiore al 20% del volume totale.
  • Pazienti già sottoposte a chemioterapia neoadiuvante.
  • Neoplasia presente in quadranti mammari sfavorevoli (quadrante centrale, polo inferiore o mediale).
  • Dopo TC standard con margini positivi.
  • Dopo chirurgia conservativa con risultato estetico non soddisfacente.
Quanto dura l’intervento?

L’intervento di oncoplastica ha una durata che varia a seconda della tipologia di tecnica utilizzata ed eventuali complicanze che possono sorgere nel paziente.

Cosa non fare dopo l’intervento di oncoplastica?

Dopo l’intervento di oncoplastica, dolori e gonfiori sono del tutto normali, nonostante ciò verranno comunque prescritti analgesici e antidolorifici da assumere durante la fase di recupero.

Nelle prime 48 ore successive bisogna rimanere a riposo, solo dopo almeno 7-10 giorni sarà possibile riprendere le proprie attività quotidiane facendo però attenzione a movimenti che potrebbero compromettere la zona trattata.

Entro 12 giorni verranno rimossi i punti di sutura e tolte le medicazioni. Per almeno un mese bisognerà indossare un reggiseno sportivo o contenitivo per non intaccare il risultato finale.

Dopo 3 settimane sarà possibile riprendere le normali attività, compresa quella sportiva.

Le cicatrici hanno percorso di guarigione a sé stante, nonostante ciò sbiadiscono col passare del tempo risultando quasi invisibili.

Quanto costa l’oncoplastica?

Il costo dell’intervento di oncoplastica è condizionato da diversi fattori tra cui il tipo di anestesia praticato, la difficoltà e la durata presunta dell’intervento e la tipologia di tecnica concordata con il chirurgo.

Per saperne di più non esitare a contattare lo studio del Dottor Carmine Andrea Nunziata per richiedere una consulenza o prenotare una visita.

Prenota appuntamento

Il Dottor Andrea Nunziata sarà lieto di accoglierti nel suo studio per rispondere a tutti i tuoi dubbi e approfondire qualunque richiesta tu abbia in merito ad un possibile intervento di chirurgia estetica.






    Guarda la gallery